Santa Maria e l'antica Merinum
FESTA DI SANTA MARIA ...Ieri, ed oggi ancora i festeggiamenti continuano, si è tenuta a Vieste la festa dedicata a Santa Maria di Merino; patrona della città pugliese, insieme a San Giorgio (23 Aprile) e Sant'Antonio da Padova (13 Giugno) .
Santa Maria è una antica statua lignea della Vergine Maria che la tradizione narra essere rinvenuta sulla spiaggia della frazione viestana di Merino (o spiaggia di Scialmarino) da alcuni pescatori, intenti in una battuta di pesca. Essendo la località di Merino, esattamente a metà strada tra Vieste e Peschici, ognuno dei due gruppi la pretendeva per se e un vecchio saggio consigliò loro di porre la statua su un carro trainato da buoi, a seconda della direzione presa dal carro lì sarebbe andata la statua. Così fecero e i buoi si incamminarono verso Vieste, i pescatori viestani se ne impossessarono e da quel giorno Santa Maria di Merino sarà considerata la protettrice del popolo Viestano. In quel luogo (circa 7 Km da Vieste) venne poi costruito il nostro Santuario di Santa Maria di Merino, una chiesa tuttora esistente il cui nucleo più antico risale al secolo XI - XII scomparso in seguito ad un maremoto. A questo santuario è legato anche un episodio di papa celestino V, che qui avrebbe trovato rifugio prima di essere riconosciuto. La piccola bianca chiesetta, dall’enorme valore simbolico per i fedeli Viestani, è un pregevole esempio di chiesa rupestre della Puglia, manufatto rurale tipico del mediterraneo, simile alle masserie di una volta
Successivamente, quando la popolazione si trasferì in gran numero a Vieste, anche la statua di Maria venne portata all'interno della città, nella Cattedrale dell'Assunta. Della statua non si ha alcuna notizia, è molto probabile che facesse parte di un carico che da Bisanzio fosse diretto a Venezia. La statua è ancora esistente, ha resistito a saccheggi, terremoti ed incendi, ed è custodita nella Cattedrale di Vieste.
Il luogo del santuario coinciderebbe con il sito della antica città di Merinum. Gli scavi iniziati nel 1938 non sono stati mai conclusi e quanto era stato scoperto i contadini dell'epoca lo hanno riseppellito, tuttavia i resti di una villa Romana visibili ancora oggi confermano la presenza di insediamenti umani di epoca paleocristiana. La supposizione dell'esistenza di una vera e propria “città di Merinum” è da attribuirsi ad una controversa citazione dell'opera 'Naturalis Historia' di Plinio il Vecchio, in cui si fa riferimento del popoli Merinate del gargano “Merinates ex Gargano”, dalla città di Merinum. Le ipotesi sulla scomparsa della misteriosa città si susseguirono, forse fu sommersa da un’inondazione, o distrutta da un terremoto, o messa a ferro e fuoco dai soliti saraceni, o semplicemente abbandonata .
Sul mistero della città fu parzialmente fatto luce nel 1954, quando in seguito a un terremoto spuntarono i resti della Villa romana (Merino) e quelli di una fattoria agricola (Fioravanti) di età romana agustea , realizzate senz’altro con le leggi romane “Sempronia” e “Julia” appartenenti alla metà del I sec. a.C. e a quella di III sec. d.C. Emersero olle e capienti vasi, segno della già allora abbondante produzione del buon olio di oliva di Puglia; si offrì all’ammirazione degli esperti un ben congegnato sistema idraulico fatto di cunicoli, vasche , lunette, canali di deflusso, pozzi. Nella villa apparve , ben conservato, un bellissimo mosaico con una scena rurale: un cavallino che nasceva , figure di donne , una col cigno. Tuttavia l’imperizia, i vandali e i ladri hanno distrutto gran parte di quello che il tempo aveva restituito…. E dell’antica Villa resta solo qualche muro e la bianca chiesetta
Ad ogni modo, i resti della villa e la vicina Necropoli della Salata (il complesso cimiteriale più importante del Gargano che gli archeologi hanno definito come la più maestosa e suggestiva, nel suo genere, dell’intero bacino Mediterraneo. Antica testimonianza dell’arrivo del Cristianesimo sul Gargano e a Vieste, notevole anche per le sue caratteristiche geologiche, botaniche e faunistiche) sono testimonianze importanti di insediamenti nella zona in epoca pre-cristiana.
La festa patronale ricorre il 9 maggio: in quel giorno si forma una processione di fedeli che portano a spalla lungo campi, spiagge e tratturi, la venerata immagine in processione fino all'antico santuario, luogo del ritrovamento, per poi tornare a casa in tarda sera, e con luci, fiaccole e fuochi artificiali riaccompagnare la Santa Vergine Maria in cattedrale…. Ieri è stata una giornata stupenda, carica di fede, di sole e di storia…. Ciao Maria…
E' una buona occasione allora per ricordare tutti i film girati nel Gargano il questi ultimi anni, non solo la serie tv 'Questo è il mio paese', diretta da Michele Soavi, con
Violante Placido girata quasi interamente a Vico del Gargano e Foresta Umbra quest'anno, ma anche le ultime puntate di 'Braccialetti Rossi', girate sopratutto alle isole Tremiti, già protagoniste, insieme a Monte Sant’Angelo, di “Un mondo nuovo”, il nuovo film tv prodotto dalla Palomar per Rai Fiction, dedicato alla figura di Altiero Spinelli, tra i padri fondatori dell’Europa Unita. 'Il Generale di Briganti', miniserie in due puntate dedicata alla storia del brigante Carmine Crocco, invece fu girato nel 2012 tra la città di Vieste e l’incantevole Foresta Umbra .
Ringraziamo la Entertainment Weekly di averci regalato questa nuova immagine del Gargano... non solo azzurro come il mare, bianco come le falesie e verde come il Parco... ma dorato e surreale ... Bello vero? Cosa dire... mi vesto da Wonder Woman, vado sotto il Pizzomunno e mi scatto un selfie !
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